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Il libro ripercorre l'itinerario artistico di Gianni Toti, protagonista della videoarte internazionale, scrittore, giornalista, poeta, partigiano, cineasta, inventore di linguaggi e di interferenze feconde fra pagina e schermo, impegno sociale e avanguardia, lucidità visionaria e irriverente capovolgimento di senso e di sensi. Prima monografia italiana su questo artista (Roma, 1924-2007), il volume raccoglie, accanto a testi di vari autori sull'impegno letterario, politico, editoriale, di questo grande viaggiatore "coSmunista" delle arti, anche poesie e scritti dello stesso Toti, testimonianze, documenti inediti. I neologismi, i disegni, le sceneggiature illustrate, fotografie con i compagni di viaggio, da Pasolini e Zavattini a Marguerite Duras a Di Vittorio a Berlinguer. Toti ha intrecciato il proprio percorso con Neruda e Cortázar, Che Guevara e Alain Robbe-Grillet e tante altre figure del Novecento, fino a scoprire e a usare con fresca e profonda inventività le tecnologie elettroniche e il digitale: la poetronica appunto, poesia elettronica, secondo un'espressione coniata da Toti stesso. Il libro è anche la storia di una stagione culturale italiana nei suoi rapporti col contesto internazionale e illumina vari aspetti di una discussione complessa e fertile sui linguaggi e sull'impegno dell'intellettuale: la ricognizione di un'intensa vicenda artistica e umana attraversa una varietà di scritture, movimentata e creativa anche dal punto di vista editoriale e grafico.